sabato 17 ottobre 2015

Storia di Abraham.

Abraham l'ho comprato a MediaWorld,  è un piccolo stereo economico che uso lavorando, con la pittura acrilica secca tra i tasti e l'antenna spezzata. Il volume aumenta soltanto e per abbassare devi staccare la spina. Per spegnerlo è lo stesso, devi staccare la spina dal muro e lui continua a trasmettere ancora per alcuni lunghi secondi. Questa cosa del continuare a parlare senza alimentazione ogni volta mi sorprende e ogni volta mi ricorda la morte dell'Abraham di The Walking Dead, il fumetto non la serie tv, che, trafitto alla testa da un dardo, continua a parlare come se niente fosse successo per alcuni lunghi secondi. Prima di cadere a terra.

(Lapis Ikea. Zombie listen music)


venerdì 2 ottobre 2015

Storia di Abdallah.

Abdallah è stato il mio primo dentista, le sue otturazioni all'amalgama di mercurio sono ancora lì dopo milioni di morsi e il ricordo dei suoi perfetti ed efficaci apparecchi odontoiatrici è ancora vivo nella mia generazione.
Ricordo nella sua sala di aspetto una vetrinetta con una piccola collezione di vecchi strumenti di lavoro, di quando i dentisti non erano ancora medici ma artigiani e l'odontofobia si diffondeva a macchia d'olio tra la gente. Di primo acchito poteva sembrare una scelta infelice quella di tenere all'ingresso dello studio questa piccola succursale del museo delle torture ma invece alla fine ti scoprivi confortato dalla fortuna di essere nato in questi tempi.

Abdallah è il primo nome nella rubrica del mio cellulare e, con i telefoni a tasti dello scorso decennio, era anche il primo (ed unico) ad essere chiamato quando accidentalmente partivano le telefonate.
Ricordo di notti seduto a leggere sul letto, con il telefono in tasca e una voce lontana che ripeteva: "pronto!......pronto!". In auto...  Sugli scalini in paese.. "pronto!....". Alle tre o alle quattro di notte: "pronto!... prontooo!"
Ricordo che certe volte quella voce mi metteva paura. perché non la aspettavo.  E io che non ho mai avuto il coraggio di rispondere mi sentivo in colpa. Certe volte, prima di addormentarmi, pensavo: "domani mattina lo chiamo e spiego tutto. Capirà Abdallah..". Ma non l'ho mai fatto.

Non ho mai avuto paura del dentista, forse però lui ha avuto paura di me.



Dopo un po' di tempo ebbi la geniale idea di registrare in rubrica il nome Aaa seguito da un numero inesistente.